Da dove inizia la messa in sicurezza dell’azienda, intesa come tutela della salute dei lavoratori e, allo stesso tempo, come salvaguardia del funzionamento e del valore degli asset?
Tutto parte dalla corretta pianificazione e messa in opera della strategia di manutenzione di quegli stessi asset. Si pensi a un qualsiasi macchinario presente in azienda: la sua regolare ed efficace manutenzione è fondamentale per preservarne la funzionalità e il valore, per assicurare la continuità della produzione, nonché per garantire la sicurezza di chi è chiamato a utilizzare e a manutenere il macchinario.
Come si dovrebbe procedere, quindi, per una soddisfacente messa in sicurezza degli asset?
Manutenere gli asset, ovvero ridurre al minimo costi e infortuni
Nel 2019 – quindi prima di qualsiasi lockdown legato alla pandemia – in Italia si sono contati complessivamente 641.638 infortuni. Ogni incidente sul lavoro causa sofferenze, preoccupazioni e problemi di diverso tipo ai lavoratori.
Dal punto di vista economico, però, è bene non trascurare il fatto che ogni singolo infortunio sul lavoro si traduce in un costo concreto per l’azienda: stando a uno studio della Colorado State University, i costi riconducibili agli infortuni sul lavoro sono, a livello globale, di circa 128 miliardi di dollari. Una manutenzione razionale e attentamente pianificata degli asset può portare a una concreta riduzione dei costi legati agli infortuni, pensando soprattutto al fatto che molti incidenti coinvolgono gli stessi manutentori chiamati a prolungare il funzionamento dei macchinari aziendali.
Negli Stati Uniti si verificano 23.000 infortuni ogni 100.000 lavoratori in ambito manutentivo e da solo questo dato porta l’attenzione su quanto importanti siano le tematiche relative a Health & Safety in questo settore. Poter contare su un controllo esteso e approfondito dell’intero processo di manutenzione diventa quindi fondamentale sia per la sicurezza dei lavoratori che per il bilancio aziendale.
Dalla formazione dei dipendenti all’Ordine di Lavoro
Non ci sono dubbi: tra i primi passi da compiere per ottimizzare l’attività di manutenzione, allo scopo di ridurre infortuni e costi, c’è un maggiore impegno sul fronte della formazione dei manutentori. In questo campo la formazione continua e la diffusione degli standard sono fattori fondamentali, per avere la certezza di poter contare sempre su tecnici competenti, correttamente preparati e, non meno importante, sensibilizzati e consapevoli della propria responsabilità, per la propria sicurezza e per quella dei propri colleghi.
Diventa dunque importante a questo punto poter contare su software per la gestione della manutenzione avanzati (denominati CMMS, ovvero Computerized Maintenance Management System), che tengano conto dell’elemento formazione nella quotidiana gestione delle attività manutentive, permettendo di volta in volta l’aggiornamento delle qualifiche, dei corsi e delle certificazioni dei diversi tecnici.
Poter contare su uno strumento di questo tipo permette di assegnare le diverse attività presenti all’interno dell’Ordine di Lavoro unicamente ai tecnici con le necessarie competenze, così da poter svolgere il tutto in piena sicurezza. Sempre a questo scopo, lo stesso Ordine di Lavoro deve essere gestito in modo da contenere tutte le informazioni essenziali per aiutare il manutentore a portare a termine un intervento efficace, veloce e sicuro. Il nome del responsabile delle attività, i dettagli degli interventi passati, i ricambi necessari, le operazioni da svolgere, la sequenza delle attività, la manualistica: tutto deve essere a disposizione del manutentore, anche in mobilità, per ottimizzare il suo lavoro. Un software per la manutenzione che preveda l’accesso da parte dei tecnici in campo tramite dispositivi mobili può dunque fare la differenza.
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