La gestione delle trasferte di lavoro è un processo complesso che deve garantire sicurezza e operatività. Pianificare uno spostamento in modo razionale significa valutare i più differenti rischi: pensiamo a quelli derivanti dall’uso di mezzi e di vettori, a quelli relativi a instabilità sociale e terrorismo, per arrivare ai rischi naturali e alle malattie.
Di certo proprio la gestione delle malattie ha avuto un impatto enorme sul mondo delle trasferte di lavoro a partire dal 2020. Dapprima gli spostamenti sono stati bloccati a causa delle indispensabili limitazioni agli spostamenti stessi, poi sono diventati più difficili, per il continuo modificarsi delle regole e delle procedure necessarie. Ora, però, si sta fortunatamente tornando a viaggiare in sicurezza, con le dovute attenzioni.
Stando a un’indagine condotta dalla Global Business Travel Association (GBTA), un numero sempre più importante di aziende sta potenziando le regole per le trasferte dei propri dipendenti. Più nel dettaglio, oltre il 50% delle aziende ha stabilito nuovi requisiti per le approvazioni delle trasferte, con il 24% delle realtà che raccoglie informazioni sanitarie dai dipendenti e con il 35% delle aziende che promuovono “comunicazioni o briefing pre-viaggio più frequenti o dettagliate”.
Mettendo in campo processi di questo tipo, il 55% delle società europee ha già definito un preciso planning per le presenti e future trasferte aziendali. Ma come dovrebbe essere sviluppato un efficace sistema di gestione della trasferta?
Gli obblighi del datore di lavoro
Bisogna ricordare che il datore di lavoro ha degli obblighi precisi nei confronti dei propri dipendenti quanto a sicurezza. L’articolo 2087 del Codice Civile, sulla Tutela delle condizioni di lavoro, sottolinea che «l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro».
Nel Decreto Legislativo 81/08, all’articolo 18 sugli Obblighi del datore di lavoro e del dirigente, si afferma che il datore di lavoro deve «nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza» e che deve «rendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono a un rischio grave e specifico».
Da qui, anche a livello normativo, la necessità di sviluppare un sistema di gestione della trasferta completo ed efficace in ogni fase.
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