Mai come in questi giorni l’attenzione nei confronti dei consumi energetici e dei costi associati alle relative forniture è stata così alta.
La situazione che si è venuta a creare in seguito alla ripresa dei consumi ha determinato un’impennata nella richiesta di materie prime, tra cui il gas naturale, che si è tradotto in un aumento inimmaginabile dei costi di fornitura dei vettori energetici. A partire dal prossimo trimestre i costi del gas e dell’energia elettrica, pur calmierati dagli interventi previsti dal Governo, aumenteranno rispettivamente del 14,4% e del 29,8%.
Monitorare i consumi relativi alle attività produttive e alla climatizzazione degli edifici, evidenziando condizioni anomale e di spreco, consentirà come mai prima d’ora di ottenere risparmi immediati.
In questo scenario anche i costi di installazione di un sistema di monitoraggio, costituito da dispositivi di rilevazione e da un buon applicativo software, si ripagheranno molto più rapidamente grazie all’efficienza che genererà il loro utilizzo.
I vantaggi di un buon sistema di monitoraggio dei consumi
Per ottenere il massimo beneficio, il sistema di monitoraggio dei consumi dovrà consentire:
- l’acquisizione dei consumi specifici delle utenze identificate come strategiche;
- il calcolo di indici di prestazione relativi alla produttività (costo per unità di prodotto);
- la modellazione del comportamento termico degli edifici (firma energetica);
- la realizzazione di una reportistica di facile e immediata interpretazione.
Il solo controllo dei dati relativi ai consumi, con conseguente messa in atto di adeguate strategie comportamentali (spegnere le luci quando non serve, regolare gli impianti di climatizzazione, ecc.) consente di ottenere facilmente risparmi dell’ordine del 5%.
Strategie più specifiche legate alla sostituzione delle componenti più vetuste degli impianti e la loro ottimale regolazione consente di aumentare questa percentuale oltre il 10%.
Il controllo dei costi
In questo momento così critico dal punto di vista dei costi delle forniture, il vero asso nella manica di cui un buon sistema di monitoraggio dei consumi deve disporre è però costituito dalla capacità di analizzare le fatture ricevute e ricalcolarle per evidenziare eventuali discrepanze tra quanto fatturato dal fornitore e quanto previsto dal contratto di fornitura in essere.
La lettura di una bolletta è un’arte che richiede competenze specifiche, appannaggio di pochi: nonostante gli sforzi dei fornitori, anche sotto il controllo di ARERA (Autorità di Regolazione Energia, Reti e Ambiente), per rendere più trasparente la lettura della bolletta, questa può restare ancora incomprensibile ai più. Mediamente analizzando le fatture si riscontrano errori che pesano per il 2 o 3% dell’imponibile, valori che per utenze particolarmente energivore si traducono in parecchie migliaia di Euro.
Ma cosa comprendono le voci che troviamo indicate nella bolletta dell’energia elettrica? Vediamo di seguito le principali.
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