Stando a uno studio realizzato da Confesercenti a partire da dati SWG, con la tredicesima del 2021 nelle tasche dei lavoratori italiani arriveranno circa 43,7 miliardi di euro.
C’è, come del resto era prevedibile, un sensibile incremento rispetto alla somma delle tredicesime relative al 2020, anno che aveva infatti visto la perdita di molti posti di lavoro nonché molti tagli degli stipendi: l’anno scorso si parlava infatti di 360 milioni di euro in meno.
A definire la cifra complessiva è ovviamente il calcolo delle singole tredicesime, il quale, come ben sanno i consulenti del lavoro, non è semplice come si potrebbe pensare.
Il calcolo della tredicesima, tutt’altro che immediato
Il calcolo della tredicesima, quando si ha che fare con una poco efficace gestione di presenze, di ferie, di permessi, di infortuni e di malattie dei dipendenti, non è assolutamente semplice, né immediato.
Questa retribuzione aggiuntiva, la quale va ricordato rappresenta un diritto garantito da tutti i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro italiani, deve essere calcolata sugli effettivi mesi lavorati, subendo però importanti variazioni conseguenti alle assenze del rispettivo destinatario.
Se infatti, come il consulente del lavoro e il commercialista sanno bene, si matura la tredicesima durante il lavoro come durante le ferie, i permessi, le festività nazionali, le malattie e i congedi matrimoniali e per maternità, è noto anche che ci sono delle assenze che non danno diritto alla maturazione della cosiddetta gratifica natalizia.
Si parla nello specifico dei periodi di aspettativa, dei congedi per malattia del figlio, dei permessi non retribuiti, delle assenze ingiustificate, degli scioperi e dei periodi di cassa integrazione.
Non stupisce dunque che il calcolo della tredicesima risulti irto di difficoltà nel momento in cui i dati necessari non siano ordinati e immediatamente accessibili e confrontabili, come accade per esempio nel caso di una gestione di presenze e ferie cartacea o demandata a infinite tabelle Excel.
È invece diverso il discorso nel momento in cui il consulente del lavoro può fare affidamento su un software dedicato per la gestione di presenze, assenze e piani ferie, che presenta in modo ordinato, strutturato e pronto all’uso tutti i dati necessari per calcolare la gratifica natalizia.